Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Come devo comportarmi?

172300
Anna Vertua Gentile 50 occorrenze
  • 1901
  • Ulrico Hoepli
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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Come devo comportarmi?

glovinotto mi confessava lui stesso d'aver preso gusto all'eletta società e al conversare intellettuale, per opera della sorella sua, la quale era

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Come devo comportarmi?

dintorno; voi siete gli amici che la natura mi preparò. Noi siamo eguali di fortuna; fummo educati al modo stesso, fin dalla nascita abitammo insieme

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certo rallentati. Ella che ha sempre pregato e prega per la felicità dei figli, la vede e la comprende nel loro nuovo legame. Ma nello stesso tempo che

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Molti vecchi, più che la morte, temono gli acciacchi, le malattie della vecchiaia. Lo stesso Legouvé, l'uomo virtuoso e forte, dopo la visita a un

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disfogarsi, e che questa opportunità gliela offre lei stesso col matrimonio?... Ah! ella aspira al comodo piacere di una moglie tranquilla, tutta casa

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e dirigere, rigano diritto senza manco una piccola deviazione. Cosi questo bravo direttore, che ha, prima di tutto, imparato a regolare sè stesso

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con lo stesso cavaliere; ciò potrebbe dar luogo a dicerie. Può però lungo la serata accordagli più d'un giro. Ballando, la signorina si tenga diritta

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senza sfoggio di ardimento, che potrebbe tenere in apprensione e obbligare qualcuno a mettersele ai fianchi dimenticando sè stesso, per tracciare

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l'impazienza dei desideri; e nello stesso tempo lo godono con la dolcezza della speranza. Il desiderio consumerebbe se la speranza non vivificasse. La speranza

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. Pensa agli altri prima che a sè stesso; quindi, senza sforzo di sorta, è benefico, cortese,amabile. Fa il bene per il piacere, anzi per il bisogno di

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di parlare, gli atti gentili sempre e con chiunque. Il gentiluomo è benevolo. Non offende mai; e lui stesso colpito, non iscatta se non quando si

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attrezzi nel tempo stesso;botteghe da rigattiere o musei. Di quelli che hanno per stanza da lavoro una sala d'armi gotica, con corazze, scudi e

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stesso o lascia la sua carta da visita alla porta, secondo i casi.

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A un invito a pranzo, il giovine gentiluomo ha ogni riguardo per la vicina che gli è stata designata e alla quale egli stesso ha dato il braccio al

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destra per cortesia. Se si reca a prendere un amico o una signora, deve andare lui stesso a prenderla, e non mai mandare il servitore. Quando guidasse

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coltura della società. Lo stesso riguardo abbia nel gioco degli omonimi, in quello degli enigmi, delle sciarade, dei rebus e monoverbi. Accompagnando la

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paresse. » Questi sono i ragionamenti che Enrico, il fratello di Massimo d'Azeglio faceva a se stesso per darsi forza a vincere un' abitudine di

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riposare in libertà. E lui stesso si occupa degli alimenti. Da persona inspirata al bello, al sublime della natura e delle scene alpine, egli poi intrattiene

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, con animo fermo, affronta i pregiudizi del volgo ed i pericoli; che vince sè stesso e le proprie passioni; che della vita dolorosa e travagliata sa

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opuscoli. Che se, per sua disgrazia, fosse lui stesso uno scrittore, e ricevesse tanti libri ed opuscoli da non potere assolutamente rispondere a tutti

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resiste: a due nello stesso tempo, no. Dunque, o giovani! Almeno un disordine per volta, se non avete fermezza per astenervene!... Con queste regole

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stesso, che in lei confida e del suo giudizio si conforta, lo faccia intimamente, al tu per tu, dicendo schietto il suo modo di vedere, il suo avviso

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sciogliere l'unione da lui stesso imposta, e di strappare la figliuola al marito che magari ella amava e dal quale aveva avuto dei figli. La feroce

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secondo il caso. Lo sposo stesso lo mette nell'anulare sinistro della fidanzata. La festa si celebra con un pranzo o una veglia. Se si tratta di un pranzo

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fiori bianchi, è quello dell'anello, che deve consegnare lui stesso. Di solito si celebra con qualche solennità la consegna dell'anello. Se la sposa

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scusata; ma se si ripete, e peggio, se prende l'aspetto d'abitudine, ella deve sentirsi offesa nella sua dignità e in quella del marito stesso, e

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sfarzosi, a rimpinzarsi di dolciumi, a dare insomma un pascolo alla vanità e una soddisfazione alla gola. Il giorno stesso della Comunione, o il dì

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cerchio dell'oggi alla contemplazione dell'avvenire; è la stella del pensiero, è sospiro dell'anima, onde il generoso oblìa sè stesso per una legge

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Vera signora è quella, che si occupa seriamente e coscienziosamente della famiglia e della casa e nello stesso tempo non trascura gli obblighi, che

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abbiano facilità a lasciar andare i loro figliuoli nelle case degli altri, fossero anche su lo stesso pianerottolo.

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di finire, di troncare a se stesso la tortura, di liberare gli altri dalla noia. Chi va a una conferenza pensi agli obblighi che la cortesia, anzi la

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superiorita e la tolleranza degli invitati, riunendo in uno stesso luogo e con l'obbligo di reciproca cortesia, delle persone troppo differenti per

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di qualche o di molta importanza secondo il valore o la fama dello stesso artista; e quindi ci si va in abito di società; e che quando si è invitati

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, o di porcellana deve essere uguale: e di uno stesso tipo la cristalleria, che adesso si preferisce bianca. Pure trattandosi di un pranzo fra intimi

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mio stesso carrozzone. Sento ancora l'odore neuseabondo di stracotto freddo, di polli lessati, di salsiccia all'aglio, di stracchino e altro ancora

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volta si riduce a una semplice apparenza, quando non è un aggravio per se stesso, o per le sue conseguenze.

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. È lo stesso come se si volesse dare ad un fanciullo un alimento che ripugna al suo stomaco; lo rimette. Rimpinzate il suo cervello di cose, che per

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primo nascere conviene educare alla rettitudine, perchè possa reggere e governare con giustizia. L'istitutrice interessi la piccola allieva al suo stesso

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stesso modo della fanciulla?... Molti risponderebbero di sì, e parecchi di no. O le fanciulle che vanno al Ginnasio e al Liceo, non vengono istruite

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soggiunse che non era prudente prendere il largo in quel momento. Ah cocciuto ch'io non son altro !... (con ira contra sè stesso). E non mi bastò di

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nella insoddisfazione, e dà a sè stesso la compiacenza di godere insieme con la sua compagna, di ammirare con essa e con essa gustare lo squisito

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; possono essere vincolate le nostre azioni; ma il nostro pensiero è sempre libero. Conservar puro il pensiero è per sè stesso un bene e cagione di altri

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mente altrui, e le cause del nostro dolore scemeranno la metà. Nelle nostre piccole pene pensiamo alle assai maggiori. Pensiamo che in quello stesso

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Abbi fiducia in te stesso; accetta il posto che ti diedero la divina provvidenza, la società de' tuoi contemporanei, il concorso degli avvenimenti

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pusillanimità; sia dolce e forte; sorrida, consoli, e nello stesso tempo agguerrisca il cuore de' suoi figli contro le inevitabili vicende della vita. Nessuno

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cura di formare il cuore del figlio con la piacevolezza e l'amore, lasci dunque che il babbo cerchi di ottenere lo stesso effetto con la forza

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stesso, ne viene che l'abitudine della scherma è una ragione che trattiene dal battersi alla leggiera. La scherma poi insegna a conoscere gli uomini

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uno stesso tempo. Bouchardat raccomanda, come base dell'educazione femminile, l'abitudine al lavoro. Che le sue occupazioni, i suoi esercizi, gli

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anche l'esempio, l'uomo fanciullo è più tosto inclinato a stimare sè stesso al disopra degli altri, specialmente al disopra delle sorelle, che per

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progresso che corre rapidissimo importando usi d'ogni paese e d'ogni maniera. L'autrice, alla quale io stesso pochi anni sono, ho dato l'incarico del

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